ANTEMETICA
metafisica dell’informazione
ARTISTA
Aleksandar Ivanov Stamenov
Mostra personale
DATE: 13 > 28 ottobre 2023
INAUGURAZIONE: venerdì 13 ottobre ore 18:00
EVENTO RAW: 28 ottobre ore 18:00
LUOGO: Galleria Bulgaria
Indirizzo: Via di Monte Brianzo 60, 00186, Roma, RM
CURATORE: Federica Fabrizi
Catalogo a cura di: Federica Fabrizi
Testi di: Federica Fabrizi, Flaminia Verdoni e Enoch Marrella
Ufficio stampa:Vania Lai
Enti promotori:
Istituto Bulgaro di Cultura presso Galleria Bulgaria
Patrocinio di:
FAI Fondo Ambiente Italiano, Istituto Bulgaro di Cultura Roma,
Le Ragunanze Associazione di Promozione Sociale,
ACTAS Associazione culturale Turismo Arte Spettacolo di Tuscania.
Dal 13 al 28 ottobre 2023 la Galleria Bulgaria ospiterà la mostra personale, Antemetica – metafisica dell’informazione, di Aleksandar Ivanov Stamenov, a cura di Federica Fabrizi.
Il progetto è patrocinato da: FAI Fondo Ambiente Italiano, Istituto Bulgaro di Cultura Roma, Le
Ragunanze Associazione di Promozione Sociale, ACTAS Associazione Culturale Turismo Arte
Spettacolo di Tuscania. Il 13 ottobre alle ore 18.00, in occasione del vernissage sarà
presentato L’Antennista, estratto dell’opera teatrale La corazza emotiva di Enoch
Marrella e a seguire Luca Di Capua leggerà La Casa di Natalia Ginzburg. Inoltre, in tale
occasione Casale del Giglio presenterà le sue migliori etichette di vino bianco, rosso e rosato.
Il 28 ottobre, in occasione della settimana dell’arte contemporanea romana RAW 2023, avrà luogo il finissage della mostra in cui l’artista, Aleksandar Stamenov, si esibirà in
una performance di live painting alle ore 19.00.
L’artista scrive:
“Antenne e Metafisica. Un paesaggio posto in alto e usurato dall’indifferenza. Una forza visiva
intrinseca che determinate forme possiedono e trasmettono in un loro intimo gioco di intrecci,
prospettive e linearità. Elementi anoressici divenuti uno spazio, uno scorcio, un confine.
Manifestazione silenziosa la cui materia unisce ed inghiotte gli stati, le città, le culture e
altrettanto le collega tramite uno o più cavi, e un filo rosso immaginario che le attraverserà.
Immagini esposte una accanto all’altra che fanno del mondo intero un quartiere. Ed è lo stesso
filo martoriato che partendo dall’antichità scorre lungo il labirinto delle idee, le stesse che
abbiamo perduto ma che bisogna ritrovare e lungo il quale inseguire la verità umana – quella
dell’Unione. L’Antemetica è la decontestualizzazione di ciò che è stato pensato per rimanere
all’esterno, lontano dagli occhi ma divenuto oramai opera d’arte, entra all’interno degli spazi
chiusi. L’Antemetica è quel che esce dalle prese, che scorre lungo le mura delle case, è quel che si
erge immobile e possente sopra le guaine; è il nome sul quale camminiamo e lungo il quale
esponiamo le nostre idee di cambiamento, d’evoluzione o di rifugio in un tempo passato. Le
antenne, come anche i loro derivati e compagni di tetto, sono state e da tempo diventate un
simbolo di fede che si erge ancora sui templi delle nostre case. Croci di un presente sparse per il
mondo. Ed è proprio la verità da esse trasmessa che guida le speranze di una società. Dei
semplici ferri intrecciati, divenuti un ponte tra i due millenni, un percorso che a priori ci
compromette. Molte di esse sono ormai inutilizzate, prive di segnale, un campo di battaglia, un
cimitero d’informazione. Fili d’informazione che si propagano sulla crosta terrestre come
un’estensione del pensiero umano. Un cerchio, un quadrato, un rombo e un triangolo, un
rettangolo, un trapezio. Dei volti, dei corpi, delle frecce, delle armi. In esse e nel loro intreccio di
movimenti, si formano e vi si trovano queste ed altre figure. Vuoi il caso, vuoi il destino o una
semplice protesta umana. Questa è la pittura ANTEMETICA – Unione e Disfacimento attraverso
l’Arte. Siamo tutti vittime della stessa cometa, siamo tutti diretti verso la stessa META”.
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