La bella che guarda il mare
lalala lalala lalala | ha un nome che fa paura
libertà libertà libertà.
lalala lalala lalala | ha un nome che fa paura
libertà libertà libertà.
(Leonida Montanari)
"L'anno del signore"
E' in scena al Teatro L'aura dal 4 al 12 ottobre 2014 "La santa sulla scopa"scritto da Luigi Magni del 1986, in perfetta armonia, per quanto riguarda il testo, con il linguaggio che ci riporta immediatamente al Cornacchia/Pasquino (Nino Manfredi) e a Giuditta Di Castro (Claudia Cardinale) di "Nell'anno del signore" (1969). Se ne discosta per il periodo di ambientazione, con La santa sulla scopa. Magni va indagare il periodo della Controriforma, quel periodo,in cui la chiesa cattolica, per difendersi dalla accuse di Martin Lutero, ricorre ad una serie di espedienti, più o meno "cristiani" tra cui non ultimo la caccia alle streghe. Nel testo di Magni ci sono due filoni principali. quello dell'anticlericalismo, anche se l'autore dichiarò che più che essere anticlericale, semplicemente non era d'accordo con il potere temporale del papa, e quello della condizione femminile ai tempi: o strega o santa. Nella notte di S.Giovanni, festa cristiana , ma che porta con se, e non è la sola, molte derivazioni pagane, si incontrano due donne, Silvestra (Eleonora Pariante) una presunta strega, e Apollonia (Francesca Nunzi) una santa. Dall'incontro tra le due scaturiscono, confronti, scontri, ma ne esce la verità, i due poli che sembrerebbero opposti non sono poi così distanti tra loro, fra essere santa e essere strega ci sono mille vie di mezzo, e soprattutto, le differenze tra le due non sono quelle che ci si aspetterebbe.
Miriam Comito
Al teatro L’Aura dal 4 al 12 ottobre 2014
“La santa sulla scopa”,
uno spettacolo
interpretato e diretto da Francesca Nunzi ed Eleonora Pariante.
L’incontro di una presunta strega con
una santa, durante la Controriforma, nel XVI
secolo a Roma, è il filo conduttore della commedia
teatrale “La santa sulla scopa” scritta da Luigi Magni, interpretata e diretta da FRANCESCA NUNZI e ELEONORA PARIANTE.
In piena epoca
di Controriforma, nella notte di San Giovanni, mentre tutti sono intenti
a festeggiare e a rispettare la tradizione con una cena a base di lumache,
una presunta strega, condannata al rogo, incontra una santa. Prende le mosse da questo spunto narrativo
la commedia “La santa sulla
scopa”, scritta nel 1986 dal genio tutto
capitolino di Luigi Magni.
Eleonora Pariante è la fattucchiera Silvestra, dopo ore
di atroci torture è in attesa di essere arsa viva in
piazza. Ad assisterla c’è Sorella Apollonia, interpretata da
Francesca Nunzi, una delle attrici più amate dal pubblico romano e non solo.
Ha inizio un confronto tra le due donne e, l’iniziale diffidenza, tra battibecchi
e inganni, si trasformerà in un’inaspettata solidarietà.
Due donne,
due mondi agli antipodi, due interpretazioni delle pulsioni umane e
del desiderio, vissuto tra carnalità e sublimazione, ma soprattutto uno
straordinario duello in romanesco.
La lotta tra
il bene e il male, come in una favola che si rispetti, permette di guardare
nel profondo dell'animo femminile e... apre le porte a risate assicurate
in un testo tutto in romanesco.
In omaggio
al grande maestro, ad arricchire l’atmosfera sospesa tra fiaba e racconto
d’epoca ci sono alcuni inserti sonori
direttamente tratti dalla cinematografia di Gigi Magni. Tutti elementi
che rendono “La santa sulla scopa” un gioiello del repertorio teatrale
comico della Capitale.
Eleonora Pariante
si forma nella scuola di Gigi Proietti. Viene diretta al cinema da maestri
quali Loy, Magni, Squitieri, Manfredonia e Cristina Comencini. Negli
ultimi tempi è stata uno dei volti della soap Centovetrine.
Autrice, oltre che interprete teatrale, lavora con Alberto Di Stasio,
Camerini, Galli e Sammartano.
Francesca
Nunzi si forma nella scuola di Gigi Proietti. Al cinema è tra le interpreti de I fobici di
Giancarlo Scarchilli, Il grande botto di Leone Pompucci, E adesso sesso
di Carlo Vanzina. Apprezzata protagonista del teatro capitolino, è autrice, regista e interprete dei
suoi spettacoli. Per la seconda volta è alle prese con un testo di Luigi
Magni, dopo l’esperienza nella Tosca al Teatro
Greco.
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