10 ottobre Teatro del Carcere di Rebibbia N.C. – ingresso ore 15,00
Omaggio
a Fabrizio De Andrè
e alla
canzone d’autore della scuola genovese
col Patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De André ONLUS
Direzione d’Orchestra Franco Moretti
con i Detenuti-Musicisti e il Coro delle Trans di Rebibbia
con la partecipazione di Max Manfredi, Franco Boggero, Marco Spiccio.
Sarà in scena
il 10 ottobre 2014 presso il Teatro del Carcere di
Rebibbia N.C. lo spettacolo Omaggio a Fabrizio De Andrè e alla canzone d’autore della scuola genovese, con il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De André ONLUS, direzione d’orchestra
di Franco Moretti, con i Detenuti-Musicisti e il Coro delle Trans di Rebibbia. Con la partecipazione di Max
Manfredi, Franco Boggero, Marco Spiccio.
E’ un nuovo
esperimento di contaminazione fra artisti liberi e reclusi nel nome
del più anarchico dei cantautori italiani. La band di Rebibbia,
sfida artisticamente sul palco del Teatro del carcere esponenti della
“scuola genovese” dei cantautori come Max Manfredi, Franco Boggero,
Marco Spiccio. Accompagna la performance il coro delle trans di Rebibbia
a memoria di quella Princesa che venne detenuta nel penitenziario
romano: proprio De André ne cantò la drammatica storia.
Direzione organizzativa
di Fabio Cavalli.
Main Sponsor
Fondazione Roma-Arte-Musei e Festival Città di Roma 2014-16.
Ingresso ore
15,00.
MAX MANFREDI Trasversale, imprendibile sotto un’etichetta, vagabondo
dalla musica al teatro, dalla letteratura alla didattica, Max Manfredi
è un artigiano di musica e parole, ma anche uno dei pochissimi artisti
della canzone che vale la pena di conoscere e amare oggi. Sulla scena
da oltre vent’anni, Max Manfredi racconta di viaggi, climi, città
e metropoli, storie d’amore e di disincanto, prende a schiaffi e carezze,
evoca scene meridiane o crepuscolari in cui per riconoscersi basta un
minimo di abbandono, e lo fa accompagnato da musicisti provenienti da
esperienze disparate, eccezionali per tecnica e passione.
“Il più bravo di tutti”. Fabrizio De André
“E’ un capostipite
(…), è uno che ha bazzicato col romanzo, con la poesia, col dialettale,
con la canzone e senza, è un capace, uno che non posso nemmeno limitare
con il termine di cantautore.” Roberto Vecchioni
FRANCO BOGGERO dal 1997 canta accompagnato al piano
da MARCO SPICCIO, noto "agitatore culturale" della ribalta
musicale genovese. Nel 2009, col suo primo cd "ufficiale", Lo so che non c'entra niente, è finalista
al Premio Tenco. I suoi brani partono dalla descrizione di piccole realtà
- ritratti e bozzetti - per aprirsi a riflessioni interiori e ad ironici
aforismi. L’adesione a situazioni quotidiane coinvolge il linguaggio,
diretto e colloquiale, interessato a catturare nelle persone fragilità
e piccoli tic.
Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria entro e non oltre il 5 ottobre. Procedura di accreditamento on-line sul sito www.enricomariasalerno.it - oppure via mail a laribalta@tiscali.it o telefonicamente ai numeri: 069079216 e 0690169196
13 Ottobre Teatro del Carcere di Rebibbia N.C. - ingresso ore 15,00
in collaborazione con Festival Internazionale
del Film di Roma
e con L’Officina Film Club
cinema
a rebibbia – omaggio a Enrico Maria Salerno
Omaggio al grande artista della scena nel
ventennale della scomparsa (1994-2014)
Consegna del Premio Enrico Maria Salerno
XX° Ed. a DARIO ARGENTO.
Proiezione del film: L’uccello dalle piume di cristallo
Si svolgerà il 13 ottobre 2014 presso il Teatro del Carcere di Rebibbia N.C.,
in collaborazione con il Festival Internazionale del Film di Roma,
e con L’Officina Film Club, l’evento: cinema
a rebibbia – omaggio a Enrico Maria Salerno, Omaggio al grande artista della scena
nel ventennale della scomparsa (1994-2014), con la consegna del Premio Enrico Maria Salerno XX° Ed. a DARIO ARGENTO. Durante
l’evento ci sarà la proiezione del film: L’uccello
dalle piume di cristallo.
Nel Ventennale della scomparsa di Enrico Maria Salerno il Teatro del
Carcere di Rebibbia, in collaborazione con il Festival Internazionale
del Film di Roma celebra la memoria del grande attore e regista. Dopo
il successo internazionale del film dei Taviani “Cesare deve morire” – con i detenuti-attori di Rebibbia,
carcere e cinema hanno incrociato sempre più i loro destini. Il 13
ottobre Dario
Argento sarà al teatro del carcere per ricevere il Premio
Enrico Maria Salerno XX° Edizione. Sarà riproposto “L’uccello dalle piume di cristallo”, interpretato da Salerno.
Con Laura Andreni
(vedova di Salerno e animatrice del Teatro di Rebibbia), Benedetta Buccellato (compagna di scena del grande attore), Paolo Luciani
(Officina Film Club - BLOB), a commentare la figura di un artista
indimenticabile.
Direzione Organizzativa di Fabio Cavalli.
In collaborazione con RAI MOVIE e Moviextra. Festival Città di Roma 2014-16.
Ingresso ore 15,00
ENRICO MARIA SALERNO (1926
– 1994) - Attore di grande
talento, dalla solida formazione teatrale, è considerato uno degli
interpreti più completi e versatili nella storia dello spettacolo italiano,
avendo spaziato con risultati eccellenti in un vastissimo repertorio,
dai classici del teatro al cinema d'autore e di genere, dalla televisione
al doppiaggio. Tra le figure più rappresentative dello spettacolo italiano
nella seconda metà del Novecento, nella sua carriera d'attore interpreta
102 spettacoli teatrali, gira 92 film come interprete, 3 come regista
, innumerevoli tv-movie, centinaia di ore di trasmissioni TV, centinaia
di ore di Radio. Fu tra i fondatori del Teatro Stabile di Genova, diresse
la Compagnia degli Associati e partecipò alla nascita del primo Sindacato
degli Attori Italiani. Nel cinema si impose all'attenzione
della critica con l'interpretazione del farmacista nell'esordio registico di Florestano Vancini, La lunga
notte del '43, 1960; da allora alternò ruoli da protagonista (Le stagioni
del nostro amore, 1966; L'estate, 1966; U n prete
scomodo, 1975) a partecipazioni e ruoli di contorno,
rivelando sempre un'assoluta padronanza del personaggio. Negli anni
Settanta interpretò molti ruoli di commissario di polizia, come nell'epocale La polizia
ringrazia di Steno. Attore duttile e completo,
ha spaziato dalla commedia al dramma sentimentale, dal cinema d'impegno
civile ai film di genere, con risultati sempre eccellenti. Spiccano
tra le sue numerose interpretazioni il gerarca fascista padre di Jean-Louis Trintignant in Estate
violenta di Valerio Zurlini, l'attore Roberto in Io la conoscevo
bene di Antonio Pietrangeli (memorabile il duetto con Tognazzi), il comicissimo e invasato Zenone
ne L'armata
Brancaleone di Mario Monicelli, il marito annoiato ne L'ombrellone di Dino Risi, il solerte commissario Morosini
ne L'uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento, l'integerrimo Pubblico Ministero ne La violenza:
quinto potere di Florestano Vancini.
Come regista colse un grande successo
al primo film, Anonimo
veneziano (1970), struggente storia d'amore e morte
scritta con Giuseppe Berto e accompagnata da una fortunatissima
colonna sonora eseguita da Stelvio Cipriani; in seguito diresse Cari genitori (1972) ed Eutanasia
di un amore (1978), tratto dal romanzo omonimo di Giorgio Saviane, che collaborò alla sceneggiatura. I film di Salerno
ebbero in comune il tema melodrammatico del distacco dagli affetti e
dalla famiglia, con una sottesa critica ai costumi e ai vincoli della
società moderna. Grande successo ebbe la serie televisiva da lui diretta Disperatamente Giulia
(1989), dal romanzo di Sveva Casati Modigliani.
Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria entro e non oltre il 5 ottobre. Procedura di accreditamento on-line
sul sito www.enricomariasalerno.it - oppure via mail
a laribalta@tiscali.it o telefonicamente ai numeri: 069079216
e 0690169196
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