giovedì 10 ottobre 2024

Prossimi appuntamenti in Spazio Diamante: Joanna Karol Paul e Capelli



 produzione La Casa d’Argilla


JOANNA KAROL PAUL


con


ILARIA BALLANTINI | GIOVANNA GIARDINA | ANDREA TRIACA


musiche a cura di Maria Massimini

un progetto di Piracanta Teatro

testo e regia GIULIA MASSIMINI


Menzione al Testo Premio Hystrio Scritture di Scena 2022


12-13 ottobre 2024

SPAZIO DIAMANTE

SALA WHITE


Joanna, 16 anni, si aspetta sempre che la gente sia più brillante di quanto è in realtà. Scrive,

registra ossessivamente ogni suo pensiero. Fotografa continuamente Karol.

Karol, 17 anni, dolce, esibizionista, ingenua. Affetta da mancanza di affetto. Fa sempre scena

muta a scuola. Ama ballare con ogni cosa.

Paul, 23 anni gentile, pauroso, maniacale. Spia sé stesso e gli altri. Con una sua tenerezza.

Per sottrarsi al degrado di famiglie assenti ed istituzioni giudicanti, Joanna e Karol trascorrono

molte ore della loro giornata in un luogo abbandonato, reso abitabile.

Paul, inizialmente segue da lontano le due ragazze scoprendo i loro segreti; quindi, entra a far

parte del loro mondo e della loro "casa".

La simbiosi tra le due ragazze si rompe. Joanna Karol e Paul diventa un triangolo fatale, con

conseguenze dalla portata inarrestabile.

Dall’immaginario suggerito dalla drammaturgia deriva l’idea di ambientare l’azione in uno

spazio vuoto, povero, animato da oggetti realizzati tramite il riciclo di materiali di scarto, che

intrappola i personaggi che non escono quasi mai di scena.

E in cui ogni scena confluisce nell'altra, in una struttura narrativa duttile, in cui spazio e tempo

sono

misure a servizio dell'operazione sotterranea indirizzata al subconscio dello spettatore.

E dove lo spettatore, grazie all’apertura dei confini drammaturgici e dello spazio scenico, è

chiamato in causa, come testimone responsabile di quanto accade.

Il discorso artistico che portiamo avanti si basa su un’indagine delle relazioni umane e sulla

convinzione il teatro debba essere politico, laddove con politico intenda portatore di un punto

vista, una posizione. Il nostro intento, infatti, è quello porre nella corretta condizione chi guarda

stabilire insieme linguaggio condiviso, affinché possa partecipare attivamente all’avvenimento

scenico Stare in uno spazio unico, un momento unico con un’eterogenea comunità e ambire a

fare del mezzo teatrale motore cambiamento sociale: questo è il nostro orizzonte.


FB Sisi Communication

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TAPPE DEL PROGETTO

2022 “Joanna Karol Paul” riceve la Menzione al Testo Premio Hystrio Scritture di Scena

GIUGNO 2022 il progetto vede una prima restituzione in forma di Mise en Espace presso

Circolo Arci Zalib Roma

GENNAIO 2023 Il progetto viene accolto negli spazi di Spin Time Labs , rinomata occupazione

romana decennale, che si distingue per la sua lotta in difesa del diritto alla casa e per il

sostegno all’arte e agli artisti. È questa cornice fertile a fare da fondamenta alla costruzione

dello spettacolo e ampliare l’immaginario

dei personaggi, così affine allo spazio extra-ordinario rappresentato da questo palazzo

occupato al centro della capitale romana.

Durante il periodo di ospitalità, vivido e pieno di stimoli, la compagnia riceve supporto e

sostegno tecnico e artistico, fondamentali all’allestimento finale della messa in scena.

GIUGNO 2023 lo spettacolo debutta presso il Teatro Basilica di Roma con la produzione

esecutiva della compagnia lacasadargilla.

APRILE 2024 “Joanna Karol Paul” viene selezionato per “Un disperato entusiasmo” rassegna

under 35 del teatro Linguaggicreativi di Milano








produzione SDI S.r.l.

CAPELLI


M. si desta un mattino da sogni inquieti


con


LUISA CASASANTA | ARIANNA BATTILANA

sound designer Mark Meccoli | visual artist Tina Squillace


aiuto regia Arianna Battilana

testo e regia LUISA CASASANTA

15 ▪︎ 16 ottobre 2024

SPAZIO DIAMANTE

SALA BLACK


Spettacolo vincitore Menzione Speciale della Giuria – Festival inDivenire 2024

M. si desta un mattino da sogni inquieti e si ritrova trasformata, nel suo letto, in una donna

vittima di stupro.

È agosto, la calura estiva mangia la campagna del meridione e in un solitario paesino di

provincia si consuma l’ennesima violenza di genere, all'ombra degli estatici festeggiamenti per

la patrona Santa Maddalena. La vittima porta il nome della santa, ma fa presto a diventare

carnefice: come nelle migliori distorsioni figlie della cultura dello stupro, il victim blaming

fagocita tutto lo spazio del reale, si gonfia come un'asfissiante bolla sociale e lascia M. sola a

pagare il prezzo di tutto.

Maledetta così da un doppio trauma che mai potrà permetterle di ritornare chi era, M. si

immerge ed affoga nel proprio dolore, bestialmente, fino a diventare qualcun'altra - un essere

nuovo, oscuro, ansioso di conoscersi.

Con le voci promiscue del paese e dei suoi genitori che si affollano dietro alla sua porta chiusa,

lei affronta la muta con faticosa determinazione, fino alla consapevolezza estatica di quella sua

nuova, potente sé.

Fra ambienti tecno-elettronici e sonorità folkloristiche, ispirazioni bibliche e rivisitazione del

mitologico, CAPELLI prova a ribaltare la condizione di vittima riservata alle donne dalla cultura

patriarcale. È un racconto polifonico a due voci, politico, arrabbiato e spaventoso, femminile e

femminista, ironico e crudele. Difficile, come la vita delle donne.

NOTE DI REGIA

Muta; annegamento; bestialmente; silenzio; risveglio; disagio; battaglia; apocalisse; sguardo. Le

parole chiave del progetto CAPELLI ne contengono già in nuce un’idea di traduzione scenica,

che ha il suo punto focale sulla metamorfosi, fisica e vocale, simbolica e ontologica, da vittima a

carnefice, della protagonista M. La rappresentazione del suo “risveglio” dal trauma,

metaforicamente ispirato a quello di Gregor Samsa nella “Metamorfosi” di Kafka, è intesa come

rinascita, processo interiore, con la sua complessità emotiva e la stasi forzata del piano

razionale; solo che a risvegliarsi non è certo un enorme insetto, ma una contemporanea

Gorgone: figura mitologica che prima di tutte ha incarnato il tema del victim blaming nella

cultura occidentale.


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Nella dimensione liminale del risveglio tutto si mescola, il dentro con il fuori, il vero con il falso, il

prima con il dopo, e i piani di lettura si sovrappongono confusamente: costruita in questo

senso, la drammaturgia risultante è sperimentale e fonde narrazione, innesti di testi poetici

(tratti dal Cantico dei Cantici) e prosa contemporanea, in una polifonia che incorpora le voci di

circa dieci personaggi.

Ogni elemento che compone la struttura scenica partecipa di questa collisione: le voci, i corpi e

le interpretazioni delle due attrici in costante dialogo/scontro, come elemento di straniamento;

l’amplificazione vocale, talvolta distorta, come veicolo del dato emotivo e strumento centrale di

ricerca artistica; la tammorra araba (o hand pan) suonata dal vivo, come scansione ritmica del

racconto; le sonorità techno originali, come distorsione sensoriale; la sperimentazione

armonica, musicale e di linguaggio, come mezzo narrativo di suggestione e termometro

metafisico.

Alla base di tutto vi sono tre soli elementi: la ricerca vocale, la ritmica del suono e la loro

movibilità nello spazio scenico, per costruire i personaggi della vicenda e le sue stanze emotive.

La scena, inevitabilmente vuota, si fa spazio dell’anima, illuminata esclusivamente da lampade

da camera e luci da interni.


SPAZIO DIAMANTE

Via Prenestina 230B 00176, Roma – www.spaziodiamante.it

Martedì – Mercoledì h 21:00

prezzo biglietto 14,00 € disponibili su www.ticketone.it o negli orari di apertura del

BOTTEGHINO della SALA UMBERTO e del TEATRO BRANCACCIO


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UFFICIO STAMPA

Silvia Signorelli silvia.signorelli@comunicazioneeservizi.com T. 338 / 99 18 303

Monica Menna ufficiostampasignorelli@gmail.com

Alessandra Teutonico alessandra.teutonico@comunicazioneeservizi.com T. 392 / 50 89 173

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